La storia della Fiorentina

 

“Firenze è la culla del calcio, il luogo dove il calcio prende forma e nome.”
Tutto comincia con il Calcio Fiorentino, diffuso nel tardo Quattrocento e sviluppatosi nei due secoli successivi, che alla fine del XIX secolo influenza i pionieri fiorentini del Football moderno, il calcio all’inglese.

Nel 1898 nasce il Florence Football Club, che subito attribuisce a Firenze l’antica e nobile origine di questo sport.La squadra, che adottò i colori bianco e rosso dell’insegna cittadina, venne costituita il 26 maggio presso il Palagio dell’Arte della Lana e fu presieduta dal sindaco della città Pietro Torrigiani, mantenendosi attiva fino agli inizi del 1909.

La seconda squadra di calcio di Firenze nasce nel 1903, con il nome di Club Sportivo Firenze, fondato nel 1870 come Veloce Club Firenze, che inizialmente si era dedicato solo al ciclismo e ad altri sport. Nel 1907, un gruppo di giovani tra cui Italo Capanni e Mario Melloni creò l’Itala Football Club.

Nel 1909 il Florence Football Club cessa di esser menzionato nelle cronache cittadine e, tra la fine del 1912 e l’inizio del 1913, si formano le sezioni calcio delle due più gloriose e antiche società sportive cittadine: il Club Sportivo Firenze, sorto nel 1870 come sodalizio dedicato al ciclismo, e la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, nata nel 1877 e consacrata alle arti della ginnastica.

A partire dagli anni venti, il Club Sportivo Firenze e la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas divennero le principali squadre di Firenze, senza però avere alcun risultato di rilievo in ambito nazionale, sebbene entrambe avessero partecipato ad alcuni campionati di Prima Categoria. Le due società cominciarono così a pensare di unirsi per dare vita a un nuovo club che fosse più forte economicamente e più competitivo da un punto di vista tecnico, seguendo anche l’ideologia del nascente regime fascista in materia di sport, favorevole alla fusione tra i sodalizi più recenti. L’idea venne in un primo momento abbandonata a causa dell’aspra rivalità tra i due club, che vissero anni di intensi derby, caratterizzati talvolta da violenti scontri tra le tifoserie.

Dalla primavera 1926 il federale fascista Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, presidente del Club Sportivo, appoggiato dal podestà Antonio Garbasso, cominciò a incontrare le varie personalità civili e sportive fiorentine, tra cui il plenipotenziario della Libertas Arrigo Paganelli, per rendere possibile la fusione tra le due squadre. Dal 2 maggio, i consigli del Club Sportivo e della Libertas tennero separatamente alcune assemblee straordinarie affrontando l’argomento. Il 26 agosto 1926, in uno studio notarile, si tenne la prima assemblea plenaria a scopo preparatorio, per dissipare gli ultimi dubbi sull’unione tra il due club; questa data è storicamente associata alla fondazione dell’Associazione Calcio Firenze, sebbene l’atto costitutivo della nuova società si ebbe domenica 29 agosto, istituendo inoltre un consiglio direttivo composto da dieci consiglieri, equamente divisi tra le due società.

Luigi_Ridolfi_Vay_da_Verrazzano_nel_1914Il primo presidente della nuova società fu Luigi Ridolfi, imprenditore di nobile famiglia all’epoca trentunenne, mentre Scipione Picchi fu nominato vicepresidente, con Ottavio Baccani designato segretario generale; come terreno di gioco fu scelto lo stadio Velodromo Libertas in Via Bellini. La prima maglia ufficiale era inquartata bianca e rossa, colori sociali di Firenze e dei club da cui è originata la Fiorentina, costituendo così il simbolo dell’unione tra le vecchie rivali. Seguendo anche uno statuto redatto dal Football Committee of Florence di Torrigiani nel 1898, si mantenne come simbolo delle due società lo stemma di Firenze, un giglio bottonato di colore rosso in campo argenteo, già presente in entrambe le società originarie. Il 20 settembre si tenne il primo incontro della nuova squadra, un’amichevole informale contro il Signa, che batté per 1-2 i biancorossi; la formazione gigliata era composta da Sbrana, Posteiner, Benassi, Focosi, Tuti, Segoni, Salvatorini, Baldini, Barigozzi, Baccilieri, Bandini. Il 29 settembre la Fiorentina disputò un’altra amichevole, questa volta ufficiale, pareggiando allo stadio Libertas contro la Sampierdarenese per 2-2.

 

 

Curiosità

Il colore sociale è il viola, scelta cromatica voluta espressamente dallo stesso Ridolfi nel 1929; altri segni distintivi della società sono la Canzone viola, inno ufficiale composto da Marcello Manni e reinterpretato ed arrangiato nel 1965 da Narciso Parigi, e lo stemma, caratterizzato da un giglio rosso su sfondo bianco, simbolo della città toscana. Inizialmente, la sede delle partite casalighe era lo Stadio Velodromo Libertas, mentre dal 1931 la squadra disputa i propri incontri casalinghi nello Stadio Artemio Franchi.