Julinho

 

Julio Botelho detto Julinho (San Paolo, 29 luglio 1929 – San Paolo, 11 gennaio 2003) è stato un attaccante brasiliano. Considerato, dopo Garrincha, la migliore ala destra del calcio brasiliano, ha legato indissolubilmente il proprio nome al primo storico scudetto conquistato dalla Fiorentina nel campionato 1955-1956.

Il calcio italiano notò presto quel brasiliano dall’aria compassata, Julinho realizzò un gol-capolavoro contro la grande Ungheria nel quarto di finale perso dal Brasile e da allora attrasse l’attenzione dei grandi club italiani ed europei. Fu la Fiorentina, nel 1955, ad aggiudicarselo, per la somma allora altissima di 5.500 dollari. Il giocatore era stato notato dall’allenatore Fulvio Bernardini, il quale affermò che «un’ala può arrivare a Julinho, non oltre». Provvidenziale per il tesseramento fu la discussa scoperta di un avo lucchese, tale Bottelli, nell’albero genealogico del campione brasiliano, che poté essere quindi acquistato come oriundo; in realtà, si scoprì successivamente che l’antenato, il quale avrebbe dovuto esserne il nonno, era un prete, e la Fiorentina subì un processo penale per alterazione di stato civile. Julinho, attaccatissimo al proprio Paese, rifiutò sempre di indossare i colori azzurri. Non prese parte al Mondiale del 1958 perché il selezionatore Vicente Feola non intendeva convocare nessuno che non militasse in Brasile, sebbene per lui fosse disposto a fare un’eccezione, ma Julinho affermò tuttavia di non volere togliere il posto a chi se lo era conquistato giocando in patria.

Primo giocatore brasiliano della storia del club, in maglia viola Julinho disputò 98 incontri (89 in Serie A, 7 in Coppa Campioni e 2 in Coppa Grasshoppers) segnando 23 reti (22 in Serie A ed 1 in Coppa Campioni). Imprendibile sulla fascia, era capace di scardinare intere difese per poi servire cross forti e radenti al meno tecnico centravanti Virgili.

La Sua prima rete ufficiale viola a Busto Arsizio contro la Pro Patria

Nel primo biennio Julinho aggiunge al proprio curriculum di vittorie un Campionato italiano nel 1956 e una Coppa Grasshoppers nel 1957. E se un arbitro distratto e condizionato dall’ambiente non si fosse piegato alle logiche della sudditanza e del potere, Julinho e la Sua squadra, la nostra, avrebbero forse nel proprio palmarès anche una Coppa dei Campioni, quella del 1957.

Nel 1958, al termine di una stagione nella quale la Fiorentina si era nuovamente piazzata seconda, Julinho tornò in Brasile nel Palmeiras, con cui giocò fino al 1967 per complessive 266 partite (77 gol), conquistando i campionati paulisti del 1959, 1963 e 1966. Ma non aveva nemmeno dimenticato Firenze e la Fiorentina: alla sua morte si è appreso che aveva fatto dipingere di viola i muri della sua stanza e aveva disposto che sulla sua bara, insieme a quelli delle altre società in cui aveva militato, fosse steso un labaro viola. Nel 2013 entra nella Hall of Fame Viola. Il 31 luglio 2014, si è giocato in suo onore, il trofeo Julio Julinho Botelho, vinto dal Palmeiras contro la Fiorentina 2-1.

 

 

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1955-1956 Fiorentina A 31 6 CG 1 32 6
1956-1957 A 30 9 CC 7 1 CG 1 38 10
1957-1958 A 28 7 CI 28 7
Totale Fiorentina 89 22 7 1 2 98 23