Carlos Dunga

 

Carlos Caetano Bledorn Verri, meglio noto come Dunga è nato a Ijuí il 31 ottobre 1963. E’ stato capitano della Nazionale brasiliana e campione del mondo 1994 che tra l’altro è stato il commissario tecnico dal 2006 al 2010 e dal  2014 al 2016, guidandola alla vittoria nella Copa América 2007 e alla FIFA Confederations Cup 2009. Il soprannome Dunga è la traduzione in portoghese di Cucciolo, uno dei Sette Nani.

Centrocampista con attitudini difensive, buon palleggio e preciso tiro dalla distanza ne aumentavano l’efficacia offensiva. Si posizionava davanti alla difesa, fermando le azioni avversarie; nel suo repertorio spiccava il lancio lungo, effettuato sovente con l’esterno del piede destro. Era un interditore di stile europeo, diverso dai raffinati centrocampisti brasiliani, ma dava un grande contributo alla manovra grazie al senso tattico e a una naturale predisposizione alla regia. Dotato di grande temperamento e autentico leader in campo, era famoso per la foga con cui difendeva e per la straordinaria voglia di vincere.

Iniziò la carriera nell’Internacional di Porto Alegre. Nel 1984 fu acquistato dalla Fiorentina nell’affare Socrates, ma fu deciso di lasciarlo giocare in Brasile tre anni per maturare. Si trasferì al Corinthians per poi passare nel 1986 al Santos, e nel 1987 al Vasco da Gama.

Nell’autunno del 1987 approdò in Italia e la società viola lo dette in prestito al Pisa: con i nerazzurri Dunga raggiunse una sospirata salvezza. Nel 1988 arrivò a Firenze (perse la doppia finale di Coppa UEFA 1989-1990 contro la Juventus). Nel 1992 fu messo fuori rosa dal vicepresidente Cecchi Gori e fu poi ceduto al Pescara: con il club biancazzurro retrocesse, dopo di che chiuse la sua esperienza italiana.

Conta 91 presenze e 6 gol nella nazionale maggiore, con cui esordì nel 1987. Dopo il trionfo nella Copa América 1989, arrivò la delusione ai Mondiali del 1990, dove uscì negli ottavi di finale contro i campioni uscenti dell’Argentina, che avrebbero poi perso la finale con la Germania.

Ai Mondiali 1994 fu per quasi tutte le partite il capitano della squadra. Segnò il quarto dei tiri di rigore della vittoriosa finale contro l’Italia. Nel 1997 trionfò nuovamente in Copa América. Rimase il capitano della squadra e chiuse la carriera internazionale ai Mondiali 1998, in cui segnò il quarto rigore della serie brasiliana nella semifinale contro i Paesi Bassi prima di perdere la finale contro la squadra padrona di casa